Gli effetti della musica sullo sviluppo del cervello


Cervello e Musica. MusikElios

Come ci insegna la Medicina, il cervello è uno degli organi centrali del sistema nervoso. Il periodo dell’infanzia è fondamentale poiché in questa fase il cervello è più sensibile agli stimoli esterni; con l’età infatti esso subisce un rallentamento nel suo sviluppo biologico e nei processi di apprendimento. Dal punto di vista anatomico, il cervello si divide in due emisferi – destro e sinistro – con caratteristiche funzionali diverse. Tali emisferi sono coperti dalla corteccia cerebrale. In ciascun emisfero vi sono delle aree deputate a numerose funzioni: quello sinistro ad esempio si occupa di elaborare e comprendere il linguaggio, il destro invece percepisce ed elabora la musica.

Il cervello, come il resto del corpo, è formato da cellule: i neuroni. Le connessioni tra neuroni prendono il nome di sinapsi: tali collegamenti permettono al cervello di apprendere e trasmettere le informazioni. Nel cervello inoltre è presente la mielina, una materia bianca che avvolge i neuroni ed è in grado di aumentare la velocità di trasmissione degli impulsi nervosi. Una specifica tecnica di risonanza magnetica, capace di quantificare la mielina presente nel cervello, ha rilevato che suonare uno strumento musicale è un modo efficace per favorire lo sviluppo della materia bianca.

La musica induce l’attivazione della corteccia cerebrale, coinvolgendo le aree frontali ed occipitali del cervello. Attraverso l‘elettroencefalografia (EEG), la registrazione dell’attività elettrica dell’encefalo, si è scoperto che la musica crea un’attività cerebrale di onde alfa. Ciò comporta una maggiore capacità di memoria ed attenzione.

La musica
  • migliora la capacità di risolvere problemi matematici e ragionamenti complessi;
  • introduce i bambini ai suoni e alle parole, rafforzando l’apprendimento;
  • offre l’opportunità ai bambini di interagire tra loro e con gli adulti;
  • unita alla danza, stimola i sensi, l’equilibrio e lo sviluppo muscolare;
  • stimola la creatività e la fantasia.

MusikElios ha già trattato il tema dell’importanza della musica nei bambini; clicca qui per leggere l’articolo.

Il cervello dei musicisti funziona diversamente

Numerosi neuroscienziati hanno studiato i rapporti tra musica e cervello, cercando di capire quali meccanismi vi siano alla base. Secondo uno studio americano, la mente dei musicisti elabora le informazioni in modo diverso: chi suona usa entrambi gli emisferi del cervello. Infatti i musicisti, per suonare il proprio strumento, usano le mani in modo indipendente e contemporaneamente leggono i simboli musicali interpretandoli (e noi pianisti sappiamo bene cosa significhi coordinare il tutto nello stesso momento!). L’abilità dei musicisti è riuscire ad integrare perfettamente le informazioni che giungono da entrambi gli emisferi.

L’educazione musicale riorganizza e potenzia la capacità di integrazione delle informazioni proprio perchè modifica sensibilmente le connessioni fra i circuiti cerebrali di aree sensoriali differenti. La musica quindi migliora la crescita dei più piccoli e al contempo mantiene giovane la mente degli adulti.

Prima di salutare voi cari lettori, ringrazio Andrea Cellamare (Studente di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi dell’Aquila) per il supporto scientifico nella realizzazione di questo articolo.

M° Eliana Mattia

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