Estate in ascolto: il potere dei tormentoni

Caldo, sole, voglia di staccare la spina dalla vita di tutti i giorni e correre al mare. Ci risiamo anche quest’anno: benvenuta Estate 2017!


Sotto l’onda di caldo torrido che già da qualche giorno sta accompagnando una buona parte dell’Italia, i più fortunati possono finalmente godersi le vacanze tra il mare e il sole delle più belle spiagge della nostra penisola. Caldo, mare, tintarella, spiaggia, prova costume e…stiamo dimenticando uno dei particolari più amati ed odiati dell’estate: i tormentoni! Non poteva mancare l’approfondimento del Blog MusikElios proprio sul fenomeno musicale di ogni estate. Abbiamo provato a chiederci il perché per offrire a voi lettori un articolo fresco e pronto da “consumare” sotto l’ombrellone.

In un mondo sempre più social, tutto è più accelerato. Anche i brani dell’estate in realtà entrano nelle nostre orecchie già dalla Primavera. Senza far molta fatica nel cercarle, tra le hit più passate in radio possiamo gustarci le proposte per l’estate 2017.

Il mitico Tiziano Ferro, giocando sul quattro quarti in stile R&B della sua “Lento/Veloce”, fa un passo indietro e ritorna al ritmo che lo ha portato alla ribalta nel panorama internazionale.

Dopo aver salutato la scimmietta e la voglia di conquistare l’Eurovision Song Contest 2017, il poliedrico Francesco Gabbani ci consola col suo “Tra le granite e le granate”.  Brano fresco e ritmato che gioca sul doppio senso degli accenti, non solo nella musica.

Dietro l’ultima geniale trovata del brano “Volare”, l’allegra accoppiata Fabio Rovazzi e Gianni Morandi gioca con la musica tra tempo e controtempo conquistando il buonumore e la voglia di volare col divertimento in quest’estate 2017.

Cosa c’è dietro i tormentoni dell’estate? La risposta più immediata è che sono orecchiabili quindi non provocano fastidio all’ascolto. Il perché lo si intuisce considerando alcuni degli elementi cardine di un brano musicale: il ritmo e la melodia.

In teoria della musica, il ritmo si definisce come una successione di accenti nell’ambito di un brano musicale. Per accento si intende il rilievo che alcuni suoni presentano rispetto agli altri all’interno di una frase musicale. Nella pratica si parla di metrica del brano; in quest’ambito il ritmo è scandito dall’alternanza di tempo forte e debole.

Un piccolo trucco per capire la durata della battuta è quello di contare il tempo della batteria: il rullante e la grancassa in genere fungono da metronomo. In questo modo infatti si potrà capire su quale tempo poggia la melodia.

In genere il sistema uditivo umano risulta più affine all’ascolto di tempi ritmati ad intervalli regolari semplicemente perché l’organismo stesso funziona secondo ritmi scanditi secondo una cadenza regolare; su MusikElios ne parliamo nell’articolo “Curiosità sonore dal mondo della natura”. In musica appariranno quindi più orecchiabili i tempi affini alla regolare scansione in 4/4 (quattro quarti): i tormentoni dell’estate ne sono un divertente esempio.

Un brano non può essere un tormentone se la sua melodia non si ripete pressoché all’infinito nella testa di chi lo ascolta. Qui ci viene in aiuto la ricerca scientifica in Neuropsichiatria, diversi studi scientifici approfondiscono il potere della scala pentatonica. Proprio su questa scala si basano i motivetti che ci ritroviamo a fischiettare dopo l’ascolto di un tormentone.

Il nostro orecchio è per natura più allenato ad ascoltare un certo tipo di brani quindi lo assimila con maggiore elasticità. Come un gourmet affina il palato, il musicofilo educa l’orecchio all’ascolto per sviluppare e ampliare il gusto musicale. Ciò gli permette di gustare a pieno anche i tormentoni dell’estate.

Lo Staff di MusikElios

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