I Promessi Sposi – Rock Story: l’Associazione Mitra inscena un moderno Manzoni

Si spengono le luci, cala il silenzio tra gli spettatori incuriositi e la voce narrante inizia a raccontare una delle storie d’amore più conosciute e travagliate della letteratura italiana: I promessi sposi. Così si è aperto al pubblico il musical che ha visto sotto i riflettori, il 9 e il 10 marzo, i giovani talenti della città di Caltagirone.

Curioso vedere come tanti ragazzi, più di 30 presenze, si siano messi in gioco e cimentati nell’impresa di far rivivere Renzo e Lucia. La storia la conosciamo tutti, non è necessario elencare tutte le peripezie che i due protagonisti hanno dovuto affrontare prima di arrivare al fatidico sì… e allora dov’è la novità?

  La musica, la semplicità e la modernità hanno dato un tocco nuovo alla storia!

Giovani alle prese con i loro selfie, Renzo e Lucia che comunicano via sms, la perpetua (Romina) che fa le pulizie con la musica agli auricolari. Il tutto è stato adornato dalle coreografie arrangiate dai ballerini e dalla scenografia moderna che accompagnava gli spettatori e i protagonisti nelle diverse scene.

Piero Coffano, regista dello spettacolo, e Francesco Daniele Miceli, autore del testo, sono i fautori di questo progetto nato con l’Associazione Culturale Mitra (di cui Piero Coffano è presidente). L’Associazione nasce tre anni fa con lo scopo di avvicinare i ragazzi al mondo dell’arte coinvolgendoli in spettacoli teatrali e musicali. “Eccomi sono qui” e “Curtigghiannu” (attività di teatro per i carruggi di Caltagirone) sono solo alcuni dei progetti da loro realizzati.

L’umiltà e la passione di Piero Coffano fanno sì che ogni anno tanti giovani apprezzino sempre più il teatro.

La generosità nel condividere con gli altri quest’amore per l’arte, ha permesso la messa in scena del musical sui Promessi sposi. Grande successo per lo spettacolo, apprezzato da oltre duemila persone in sole 5 repliche. Positiva è stata anche la risposta delle scuole: i giovani studenti hanno assistito con entusiasmo allo spettacolo.Sul palco si è percepita la voglia dei protagonisti di fare bene e divertirsi. Sebbene solo alcuni dei ragazzi studino canto, ballo o recitazione, l’essere professionali è stata la chiave vincente. I ragazzi sono stati credibili nella loro spontanea naturalezza. In particolare Renzo e Lucia, impersonati da Marco Spataro e Valeria Di Martino, hanno emozionato il pubblico che si immedesimava ora nella pudica fanciulla, ora nell’estroverso (ed emozionato) giovanotto. Giovanni Azzaro, Marzia Secondo e Gabriele Pavone hanno invece curato le coreografie in un equilibrio di danza e musica.

Le parti corali sono state affidate alla Monaca di Monza, Letizia Galesi, che ha realizzato degli interessanti dialoghi tra le voci. Il materiale sonoro di base prevedeva infatti soltanto la melodia; da questa sono state costruite le varie armonizzazioni vocali. Clicca qui per approfondire la tematica del coro trattata in uno degli articoli di MusikElios.

La bravura dei ragazzi è stata quella di riuscire a cantare, in alcune scene, dietro le quinte durante i cambi d’abito senza che il pubblico si accorgesse di nulla, come dei veri professionisti.

Il tutto si è concretizzato in uno spettacolo fresco e piacevole in cui i giovani protagonisti hanno fatto sognare il pubblico legato da sempre a “quel ramo del lago di Como…

M° Eliana Mattia

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