“Tutti quanti voglion fare il jazz…”
“Il cinema d’animazione non sfugge alla categoria del gioco e della finzione che, nel caso specifico del cartone animato, si materializza all’interno di opposte tipologie di personaggi nella reiterazione dei loro eterni conflitti”.
Negli anni Venti l’utilizzo del sonoro nel cinema fu una vera scoperta tanto che i primi film riscossero enormi successi. Anche il mondo dell’animazione fu intriso di suoni: ogni azione sullo schermo veniva sincronizzata con la musica di accompagnamento. Questa tecnica cinematografica prese il nome di mickeymousing music dal nome di Mickey Mouse (Topolino).
un’autentica peculiarità musicale dei cartoon, un’inedita creazione musicale, l’uso della musica come linguaggio.
I primi esempi di cartoni animati arricchiti dalla musica vengono dati dalle serie di cartoons le Silly Symphonies o Sinfonie Allegre degli anni ‘30, animate da celebri musiche del passato tratte dal repertorio operistico romantico e dall’operetta viennese. Altri esempi sono:
- Pigs in a Polka (1943) di Fritz Freleng, parodia della favola dei tre porcellini sulla musica della Danza Ungherese n°5 di Brahms;
- A Corny Concert (1943) di Robert Clampett, basato su melodie di Strauss;
- Moments from Chopin (1946) di Walter Lantz. Nel cartone un panda esegue al pianoforte la Polonaise in la bemolle maggiore op. 53 di Chopin insieme al picchio Woody Woodpecker;
- The Band Concert (1935) di Walt Disney, in cui Paperino insiste a suonare il motivo di Turkey in the Straw facendo arrabbiare il direttore d’orchestra Topolino;
- What’s Opera Doc? (1957) di Chuck Jones con protagonista il coniglio Bugs Bunny che sintetizza in sette minuti L’Anello dei Nibelunghi di Richard Wagner.
- Carmen get it! del 1950, con musiche tratte dall’opera Carmen di Bizet;
- The cat above and the mouse below del 1964;
- The Hollywood Bowl del 1950, con musiche di Strauss;
- Cat Concerto del 1947, con la Rapsodia n. 2 di Liszt.
Quest’ultimo presentava alcune somiglianze con il cortometraggio Rhapsody Rabbit della Warner Bros (1946). I protagonisti Tom e Bugs Bunny sono entrambi esecutori della Rapsodia n°2 di Liszt. What’s opera doc? permise a coloro che non avevano mai avuto l’opportunità di vedere un’opera, di conoscere lo spettacolo wagneriano.
Nella storia del cinema d’animazione, la figura più rappresentativa fu quella di Walt Disney che considerava l’animazione una caricatura della realtà. In un suo appunto del 1935 disse:
È mia ferma opinione che non ci sia possibile creare il fantastico basandoci sul reale, senza prima conoscere il reale.
È tempo che cerchiamo di realizzare le grandi possibilità del cinema sonoro ed ampliare così il pubblico che chiede musica di alto livello.
Nel 1940 uscì il lungometraggio Fantasia diviso in 8 parti che costituirono dei piccoli cartoons indipendenti l’uno dall’altro.
Gli orchestrali raggiungono i loro leggii e una voce fuori campo inizia a parlare: Assisterete a un nuovo tipo di spettacolo: per la prima volta in un concerto vedrete della musica e ascolterete dei disegni.
I brani utilizzati nel cartoon Fantasia furono:
- Toccata e fuga in Re minore di J.S. Bach;
- Lo Schiaccianoci, suite del balletto op. 71 di Cajkovskij, divisa in otto parti, di cui Disney impiegò le ultime sei per un balletto di fiori, piante e creature fiabesche;
- L’apprendista stregone, scherzo per orchestra di Dukas, con la performance di Topolino;
- La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij. Ascoltando la composizione, Disney ne rimase entusiasmato: “È fantastico! Sarebbe perfetto per i dinosauri!“;
- Sesta Sinfonia di Beethoven op.68;
- La Danza delle Ore, balletto dell’opera La Gioconda di Amilcare Ponchielli;
- Una notte sul Monte Calvo, poema sinfonico di Modest Mussorgskij;
- Ave Maria di Schubert.
Walt Disney riuscì nel suo scopo: divulgare la musica rivestendola di immagini drammatiche e divertenti.
sensibilissimo al fascino dell’arte dei suoni, ai suoi poteri di suscitare emozioni, di creare atmosfere e tensioni e di trascendere i significati di immagini e parole.
Il cartone aveva spesso una struttura simile all’opera: un’ouverture iniziale, scene musicali d’insieme e parti danzate. I brani venivano affidati ai personaggi in base alle loro caratteristiche. I protagonisti principali del cartone avevano il più delle volte una voce da soprano o da tenore.
Anche il cartone animato dunque, come abbiamo visto, può svolgere un ruolo educativo alla musica grazie all’immediatezza del suo linguaggio musicale.