La musica classica nei cartoni animati. Educare all’ascolto sin da bambini

Cartoni animati e musica. MusikElios“Tutti quanti voglion fare il jazz…”

Nella storia dell’animazione, tanti sono gli esempi in cui la musica ha svolto un ruolo da protagonista. L’unione di musica e disegno suscita emozioni e diverte intrattenendo i più piccoli e, perché no, anche gli adulti.
Il cartone animato risponde al bisogno del bambino di meravigliarsi e di rendere tutto possibile animando gli oggetti che stanno intorno a lui.
“Il cinema d’animazione non sfugge alla categoria del gioco e della finzione che, nel caso specifico del cartone animato, si materializza all’interno di opposte tipologie di personaggi nella reiterazione dei loro eterni conflitti”.
L’animazione rappresenta anche un modo piacevole per avvicinare i ragazzi al mondo della musica. I linguaggi non verbali di musica e immagine si amalgamano tra loro permettendo una più semplice comprensione del discorso narrativo. I cartoni animati sono dei poli attrattivi sia per i bambini che per gli adulti.

Negli anni Venti l’utilizzo del sonoro nel cinema fu una vera scoperta tanto che i primi film riscossero enormi successi. Anche il mondo dell’animazione fu intriso di suoni: ogni azione sullo schermo veniva sincronizzata con la musica di accompagnamento. Questa tecnica cinematografica prese il nome di mickeymousing music dal nome di Mickey Mouse (Topolino).

Il compositore statunitense Jerome Kern la definì:
un’autentica peculiarità musicale dei cartoon, un’inedita creazione musicale, l’uso della musica come linguaggio.

I primi esempi di cartoni animati arricchiti dalla musica vengono dati dalle serie di cartoons le Silly Symphonies o Sinfonie Allegre degli anni ‘30, animate da celebri musiche del passato tratte dal repertorio operistico romantico e dall’operetta viennese. Altri esempi sono:

  • Pigs in a Polka (1943) di Fritz Freleng, parodia della favola dei tre porcellini sulla musica della Danza Ungherese n°5 di Brahms;
  • A Corny Concert (1943) di Robert Clampett, basato su melodie di Strauss;
  • Moments from Chopin (1946) di Walter Lantz. Nel cartone un panda esegue al pianoforte la Polonaise in la bemolle maggiore op. 53 di Chopin insieme al picchio Woody Woodpecker;
  • The  Band Concert (1935) di Walt Disney, in cui Paperino insiste a suonare il motivo di Turkey in the Straw facendo arrabbiare il direttore d’orchestra Topolino;

  • What’s Opera Doc? (1957) di Chuck Jones con protagonista il coniglio Bugs Bunny che sintetizza in sette minuti L’Anello dei Nibelunghi di Richard Wagner.
Anche nei corti di Tom a Jerry di Hanna e Barbera (MGM) ci sono riferimenti alla musica classica:
  • Carmen get it! del 1950, con musiche tratte dall’opera Carmen di Bizet;
  • The cat above and the mouse below del 1964;
  • The Hollywood Bowl del 1950, con musiche di Strauss;  
  • Cat Concerto del 1947, con la Rapsodia n. 2 di Liszt.

Quest’ultimo presentava alcune somiglianze con il cortometraggio Rhapsody Rabbit della Warner Bros (1946). I protagonisti Tom e Bugs Bunny sono entrambi esecutori della Rapsodia n°2 di Liszt. What’s opera doc? permise a coloro che non avevano mai avuto l’opportunità di vedere un’opera, di conoscere lo spettacolo wagneriano.

Nella storia del cinema d’animazione, la figura più rappresentativa fu quella di Walt Disney che considerava l’animazione una caricatura della realtà. In un suo appunto del 1935 disse:

È mia ferma opinione che non ci sia possibile creare il fantastico basandoci sul reale, senza prima conoscere il reale.

Nel 1937, per realizzare un cartoon di Topolino alle prese con la musica classica, acquisì i diritti del brano sinfonico L’apprendista stregone di Paul Dukas. In quegli anni venne anche a contatto con il famoso direttore d’orchestra Leopold Stokowski. Quest’ultimo approfondì il rapporto suono-immagine:

È tempo che cerchiamo di realizzare le grandi possibilità del cinema sonoro ed ampliare così il pubblico che chiede musica di alto livello.

Nel 1940 uscì il lungometraggio Fantasia diviso in 8 parti che costituirono dei piccoli cartoons indipendenti l’uno dall’altro.

Gli orchestrali raggiungono i loro leggii e una voce fuori campo inizia a parlare: Assisterete a un nuovo tipo di spettacolo: per la prima volta in un concerto vedrete della musica e ascolterete dei disegni.

I brani utilizzati nel cartoon Fantasia furono:

  • Toccata e fuga in Re minore di J.S. Bach;
  • Lo Schiaccianoci, suite del balletto op. 71 di Cajkovskij, divisa in otto parti, di cui Disney impiegò le ultime sei per un balletto di fiori, piante e creature fiabesche;
  • L’apprendista stregone, scherzo per orchestra di Dukas, con la performance di Topolino;
  • La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij. Ascoltando la composizione, Disney ne rimase entusiasmato: È fantastico! Sarebbe perfetto per i dinosauri!“;
  • Sesta Sinfonia di Beethoven op.68;
  • La Danza delle Ore, balletto dell’opera La Gioconda di Amilcare Ponchielli;
  • Una notte sul Monte Calvo, poema sinfonico di Modest Mussorgskij;
  • Ave Maria di Schubert.
Il cartone Fantasia, dopo tante critiche e incompreso da molti, col tempo fu considerato uno dei capolavori di tutta la produzione disneyana, un cult movie

Walt Disney riuscì nel suo scopo: divulgare la musica rivestendola di immagini drammatiche e divertenti.
Dopo sei anni Disney realizzò un altro cortometraggio ad episodi “Musica, Maestro” e i due film a tecnica mista Saludos amigos e The Three Caballero. In Musica, Maestro venne utilizzata la popular music e la musica country e jazz.
Nel cartone Aristogatti, la band dei gatti di strada si oppone alle dolci musiche per arpa dei gattini d’appartamento. Nel film Disney inserì anche una lezione di pianoforte tra gattini e in sottofondo una versione della Carmen di Bizet nel dialogo-balletto tra la Madame (ex soprano) e George.
Walt Disney, sebbene non sapesse leggere o scrivere la musica, ne era un gran cultore. Il compositore e musicologo rumeno Roman Vlad disse che Disney era:
sensibilissimo al fascino dell’arte dei suoni, ai suoi poteri di suscitare emozioni, di creare atmosfere e tensioni e di trascendere i significati di immagini e parole.
Un altro esempio di unione suono – immagine si ritrova nel corto Long Haired Hare del 1949 di C. Jones e M. Maltese. Nel cortometraggio Bugs Bunny si diverte a suonare e a cantare musiche popolari americane; nelle vicinanze però la sua performance musicale infastidisce il cantante lirico Jones che si cimenta nel Largo al factotum de Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini.

Il cartone aveva spesso una struttura simile all’opera: un’ouverture iniziale, scene musicali d’insieme e parti danzate. I brani venivano affidati ai personaggi in base alle loro caratteristiche. I protagonisti principali del cartone avevano il più delle volte una voce da soprano o da tenore.

Anche il cartone animato dunque, come abbiamo visto, può svolgere un ruolo educativo alla musica grazie all’immediatezza del suo linguaggio musicale.

M° Eliana Mattia
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