Il ruolo della musica negli sport olimpici

Musica e sport. MusikEliosIl movimento è la base di qualunque sport. Per comprendere ed acquisire il movimento, è necessario un mezzo: il ritmo. Il ritmo è un elemento fondamentale in alcuni sport, soprattutto quelli olimpici come la Ginnastica artistica, il Nuoto sincronizzato o il Pattinaggio artistico. Il senso del ritmo viene dato dalla musica. Durante gli allenamenti, gli sportivi accrescono e studiano gli aspetti tecnici della loro disciplina e, allo stesso tempo, acquisiscono una cultura musicale; la comprensione del ritmo e la conoscenza della forma musicale favoriscono lo sviluppo del senso artistico.

“La musica ha un significato molto importante nell’insegnamento degli esercizi, in particolare nell’educazione dell’espressività; puo’ stimolare l’immaginazione e la sensibilità e produce delle interpretazioni che danno dei risultati individuali rispecchianti la personalità di ciascun sportivo.”

Nelle coreografie individuali e di squadra, la musica deve rispondere alle possibilità tecniche degli sportivi; così l’esecuzione diventa un mix di tecnica, acrobazia e coreografia.

La musica può cambiare e condizionare l’esecuzione degli esercizi!
Per questo motivo le sedute di allenamento servono anche per ascoltare più brani e giungere poi ad un pezzo finale che esprima la personalità del ginnasta.

La ginnastica ritmica nacque intorno al 1960; in quel tempo non esistevano ancora i CD per cui l’esercizio veniva accompagnato dalla musica live del pianista. Questi imparava a memoria la performance dello sportivo e quindi poteva aiutarlo, modificando il tempo, per evitare penalità. Con la musica digitale invece, è tutto più controllato e i tempi di esecuzione vengono cronometrati. La scelta del genere musicale è libera: classica, rock, pop; l’importante è che si tratti di musica strumentale e non vocale. Fanno eccezione le tracce musicali con dei cori; ne è da esempio l’esibizione della ginnasta Vanessa Ferrari alle Olimpiadi di Rio sulle note del Nessun Dorma di Puccini.

Nel nuoto sincronizzato dominano i suoni. Le nuotatrici devono eseguire i loro esercizi a tempo con la musica. Il trovarsi sott’acqua aumenta le difficoltà della percezione sonora per cui viene utilizzato un tipo di altoparlanti che riesce a trasmettere la musica in acqua. Eccovi le due campionesse di nuoto sincronizzato Linda Cerruti e Costanza Ferro che eseguono la cavatina di Figaro Largo al factotum:

Anche nel pattinaggio artistico la musica assume un ruolo fondamentale. A differenza delle discipline precedenti, il pattinaggio risulta lo sport più armonioso. I movimenti infatti sono più leggeri e delicati. Si tratta di una vera e propria danza sul ghiaccio in cui oltre all’aspetto tecnico, legato ai salti e alle figure, l’espressività della musica si lega all’espressività del corpo. Come dimenticare la performance di Carolina Kostner ai Giochi Olimpici di Sochi del 2014 mentre danza sulle note incalzanti del Bolero di Maurice Ravel:

Abbiamo visto gli sportivi utilizzare la musica nelle loro esibizioni ma è bene sottolineare come alcuni musicisti abbiano “suonato” il tema dello sport.

Erik Satie, ad esempio, scrisse nel 1914 una raccolta di brevi pezzi pianistici Sports et divertissements (Sport e divertimenti); Béla Bartók nel 1890 scrisse A Budapesti tornaverseny (Il concorso ginnico di Budapest).

La musica ancora una volta ci dimostra quanto sia importante il suo valore nella vita di ogni uomo, anche se si tratta di un ginnasta! Il movimento e il ritmo creano un legame indissolubile tra la razionalità dello sport e l’espressività della musica.

M° Eliana Mattia

 

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